Sentenza di Torino 10
21 luglio 2015
IL 27 e 28 giugno mi sono recata all`Amagasaki Chusyo Kigyo Center (Centro per le piccole e medie mprese di Amagasaki) per partecipare alla conferenza “A dieci anni dallo shock di Kubota; conferenza per l’assistenza alle vittime dell’amianto e per la sua estirpazione”. Gli organizzatori erano la “Associazione vittime e familiari del mesotelioma e dell’asbestosi” e il “Centro per il sostegno alla sicurezza dei lavoratori di Amagasaki”.
La sala, che prevedeva una capienza di 200 persone, ha ospitato più di 270 partecipanti più i vari membri dei mezzi di informazione, ed era così calda da soffocare.
Il primo giorno hanno presenziato anche tre persone facenti parte dell’Associazione familiari e vittime dell’amianto (AFeVA) venute apposta in Giappone da Casale Monferrato, in Italia. Tra di loro c’era anche il Sig. Bruno Pesce, segretario della Camera del lavoro territoriale di Casale Monferrato dal 1979 al 1994 e dal 1988 coordinatore Vertenza Amianto per l’AfeVA, che ha parlato durante la conferenza. Quella stessa sera io ho incontrato di persona il Sig. Bruno Pesce e ho ricevuto da lui il testo che aveva letto in conferenza, che ho tradotto e che mi ha dato il permesso di pubblicare.
Ve lo voglio far leggere, perchè penso che si possa un po’ capire una parte della grande battaglia che l’AfeVA sta proseguendo, portando in tribunale la più grande causa del mondo, riguardante 2-3000 vittime. Vi prego di perdonarmi se ci dovessero essere degli errori nella traduzione.
Il “Furuya Sugio” che troverete nel testo è una persona di grande fiducia che sta girando il mondo in modo molto energico in qualità di segretario della “Assemblea del Coordinamento Nazionale per le misure contro l’amianto”
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Via Galeotto del Carretto, 10 – 15033 Casale Monferrato - Tel. 0142 336817 – vertenzamianto@gmail.com – CF 91022070063
www.afeva.it
Program Amagasaki meeting
for achieving the justice for asbestos victims and their families and the elimination of ARDs
– 10 years after the Kubota Shock –
Amagasaki, Japan - June 27-28, 2015/06/16

INTERVENTO AFEVA – Casale Monferrato – Italy
Bruno Pesce – coordinatore
Vi portiamo i saluti della nostra Associazione, dei nostri ammalati e loro familiari e della nostra Presidente Romana Blasotti Pavesi
Inanzitutto vi ringraziamo per averci invitato e per la vostra ottima ospitalità. Ringraziamo il nostro amico Sugio Furuya: ci siamo già incontrati a Roma il 19 novembre scorso alla Suprema Corte di Cassazione per la sentenza, per noi gravemente ingiusta, che ha dichiarato prescritto il reato di “disastro ambientale doloso” a carico dell'ultimo proprietario della multinazionale Eternit Stephan Smidheiny. Nei giorni successivi a Casale, eri con noi, caro Sugio, alla riunione internazionale con numerose Associazioni e alla grande manifestazione con le vittime, la popolazione e tutte le autorità locali e regionali per segnare il più netto dissenso sulla sentenza e quale impegno a proseguire la lotta per la Giustizia, la Bonifica del territorio e per una Sanità e Ricerca più mirata sul mesotelioma.
Sintesi: richieste AfeVA -Casale Monferrato – Cavagnolo
Giustizia: la sentenza di Cassazione ha annullato le precedenti condanne di primo e secondo grado a Torino – 16 anni di reclusione a Stephan Smidheiny e al barone belga Louis De Cartier poi elevati a 18 anni - per “prescrizione del reato”. Si tratta di una sentenza, a nostro avviso profondamente ingiusta, (alleghiamo comunicato emanato in occasione del convegno internazionale a Casale) in quanto il disastro è tuttora in corso (solo a Casale, cittadina di 45.000 abitanti, i mesoteliomi hanno superato i 50 casi all'anno, di cui l'80% circa riguardano dei cittadini per esposizione ambientale).
Tale sentenza ha cancellato questo enorme disastro che ha già provocato circa 3000 vittime (Casale M.to, Cavagnolo, Rubiera, Napoli) e danni sanitari ed ambientali per centinaia di milioni di euri.
Nei giorni successivi a tale sentenza abbiamo incontrato, con le Organizzazioni Sindacali, i Sindaci di Casale e Cavagnolo, ecc , le più alte cariche del Governo, del Parlamento e del C.S.M. …........
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ha garantito, come poi avvenuto,la costituzione di parte civile dello Stato nel nuovo processo per omicidio doloso – 258 morti, la maggioranza cittadini - attualmente nella fase preliminare. La decisione sul rinvio a giudizio avverrà il 14 luglio.
Pertanto ribadiamo che in questa nuova prospettiva lo Stato svolga un ruolo attivo e di coordinamento, al fine di garantire ogni iniziativa utile per ottenere giustizia ed i dovuti risarcimenti sia in sede penale che civile.
Le vittime non devono essere lasciate sole!, esse non sono in grado, ad esempio, di inseguire i beni del miliardario svizzero in giro per il mondo, e dunque lo Stato deve innanzitutto tutelare i suoi cittadini vittime non solo di un disastro (vedi nei casi di alluvioni, terremoti, ecc.) ma di un reato gravissimo perpetuato per decenni.
Fondo Nazionale Vittime Amianto:
Noi rivendichiamo la costituzione di un Fondo Nazionale che tutali anche le vittime ambientali e familiari fin dall'inizio della lotta (1989) per ottenere la legge di messa al bando dell'amianto in Italia, legge poi varata nel 1992
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ma senza la costituzione del Fondo. Anche in Italia i mesotelioma sono in aumento e hanno superato i 1500 all'anno, di cui meno della metà sono riconosciuti per causa lavorativa – INAIL.
L'attuale funzione del fondo, costituito negli ultimi anni, ha semplicemente maggiorato la rendita INAIL alle vittime professionali. Oggi, con il prossimo decreto attuativo, è possibile superare lo steccato dei “professionali” (principio ovviamente importante) ma temiamo si possa trattare di un'estensione parziale con il rischio, se non inserita in una prospettiva perequativa, di risultare ancora discriminatoria nella vasta platea degli esposti e delle vittime ambientali.
Bonifica: nell'incontro sopracitato con il Capo del Governo, abbiamo riscontrato, con estremo favore, una disponibilità a nuovi finanziamenti per la bonifica, già annunciati in circa 65 milioni di euro in tre anni per il SIN – sito di interesse nazionale di Casale più 47 piccoli comuni del Monferrato.
Occorre:
primo – garantire la puntualità dei flussi finanziari finalizzati ad una programmazione ulteriore della bonifica su tutto il territorio del SIN: a Casale gli edifici pubblici sono già stati tutti bonificati, per i privati l'incentivo è fino al 50% del costo di rimozione e sostituzione – esempio le coperture. Per l'amianto friabile – utilizzi impropri, scarti di lavorazione - l'incentivo copre il 100% del costo.
secondo – un forte coordinamento delle Istituzioni con le forze sociali, al fine di procedere ad una bonifica molto più estesa e con tutti i mezzi di controllo per la sicurezza.
Questa nostra lotta può significare anche concrete indicazioni di livello generale per la bonifica: assieme al potenziamento degli incentivi nazionali e ai piani regionali e territoriali,occorre estendere i censimenti e i servizi di raccolta pubblica dei materiali rimossi contenenti amianto con lo smaltimento (in discariche pubbliche) per recuperare legalità, sicurezza, programmazione, a partire dalle priorità (edifici pubblici, scuole ecc.).
Sanità e ricerca:
Nel nostro territorio si è realizzata, anche su nostra annosa richiesta, l'UFIM (Unità funzionale interaziendale mesotelioma Ospedali di Casale e Alessandria), con l'aggiunta di personale dedicato all'elaborazione dati, gestione banca biologica mesotelioma, allo studio nell'ambito della rete di 14 centri di eccellenza coordinati dall'Università di Torino – oncologia, Prof. G. Scagliotti di cui l'UFIM fa parte.
Azione internazionale delle Associazioni:
Occorre rafforzare il coordinamento e la lotta richiedendo a tutte le istituzioni di svolgere concrete iniziative per ottenere la messa al bando dell'amianto nel mondo (in circa il 70% del pianeta lo si estrae e lo si utilizza ancora, prenotando alla morte ulteriori centinaia di migliaia di lavoratori e cittadini). Gli organismi internazionali non possono continuare a chiudere gli occhi sull'emergenza amianto a partire dalla “Convenzione di Rotterdam”, dove recentemente è stata ancora respinta la richiesta di inserire l'amianto fra le sostanze pericolose …....
Grazie a tutti !
Un abbraccio solidale a tutti voi e a tutte le vittime dell'amianto del vostro Paese. Un caro saluto all'ABEVA qui presente con Eric Jonckheere.
Viva la collaborazione e la lotta internazionale per la conquista della Giustizia, per tutte le vittime dell'amianto !
Bruno Pesce
dal 1979 al 1994 Segretario del Sindacato CGIL – Camera del Lavoro del comprensorio di Casale M.
dal 1988 coordinatore della AfeVA (Associazione Familiari Vittime Amianto)