Bella ciao
La canzone “Bella ciao” è veramente una canzone popolare italiana molto amata!
Le vittime dell’amianto che abitano a Casale Monferrato in Italia avevano denunciato presso il Tribunale di Torino l’azienda Eternit (riguardo a questo processo potete trovare degli articoli sul blog di questo ufficio), e nel giugno del 2015 un gruppo sostenitore italiano era venuto in Giappone nella città di Amagasaki.
In quel periodo, con l’aiuto di Diego, avevo tradotto in giapponese un fumetto italiano che raccontava dei danni fatti dall’amianto in Italia, e per verificare il significato di parole specialistiche e riferimenti storici avevo incontrato questi italiani che erano venuti in Giappone.
Il luogo in cui ci siamo riuniti era la hall di un albergo e queste erano le cinque persone presenti a quell’incontro in cui ci siamo scambiati varie opinioni: Assunta Prato e il sindacalista Bruno Pesce, venuti dall’Italia, la traduttrice italiana residente in Giappone Roxana, Diego e io.
Io per quasi due ore ho fatto delle domande sul contenuto del fumetto e sull’ambientazione storica, ma dopo che mi ero un po’ stancata, ho detto di voler fare una pausa, e ho cominciato a cantare per divertimento la canzone italiana “Volevo un gatto nero”. A proposito, siccome non sono brava a cantare, le uniche che hanno riconosciuto la canzone sono state Assunta e Roxana. Diego ovviamente la conosceva, perché è stato lui a insegnarmi la versione italiana (quella giapponese si intitola “Kuroneko no tango – trad: Il tango del gatto nero”).
Invece il signor Bruno ha detto che non la conosceva. Invece, dopo un po’, proprio il signor Bruno ha cominciato a cantare improvvisamente “Bella ciao”, e subito tutti gli altri italiani si sono uniti a lui cantando in coro, e per di più mettendosi il braccio sulle spalle a vicenda. È stata una canzone davvero molto allegra e divertente. E poi i quattro italiani sembravano che mi invitassero a cantare, e si sono avvicinati a me. Io mi sono spaventata per la meraviglia, ma mi sono resa conto che forse questa è una canzone che in un attimo affraterna gli italiani fra di loro.
Vedere 4 italiani abbracciati fra loro che cantano “Bella ciao” nella hall di un albergo in Giappone è una cosa più unica che rara!
Per questo motivo mi è venuta voglia di conoscere questa canzone.
Ci sono diverse versioni di “Bella ciao”, ma voglio presentarvi questa:
Una mattina mi son svegliato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao!
Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor.
O partigiano portami via, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
O partigiano portami via che mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
E se io muoio da partigiano, tu mi devi seppellir.
Seppellire lassù in montagna, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Seppellire lassù in montagna sotto l’ombra di un bel fior.
E le genti che passeranno, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
E le genti che passeranno mi diranno “che bel fior!”
Questo è il fiore del partigiano, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Questo è il fiore del partigiano morto per la libertà!
Cercando bene, di questa canzone ne esiste una versione più vecchia, che si dice cantasse le fatiche del lavoro.
Me la ha trovata Diego, e la voglio pubblicare.
Il suo significato, in poche parole, è più o meno questo: “La mattina, appena alzata devo andare a lavorare nella risaia. Tra gli insetti e le zanzare devo fare un duro lavoro. A causa del lavoro mi si piega la schiena. Il capo sta in piedi tenendo un bastone. O mamma mia, che fatica! Domani vieni a salvarmi! Se vivo qui insieme al tempo se ne va la mia gioventù. Spero che verrà un giorno in cui lavoreremo in libertà.”
Alla mattina appena alzata, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Alla mattina appena alzata in risaia mi tocca andar.
E fra gli insetti e le zanzare, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
E fra gli insetti e le zanzare un dur lavoro mi tocca far.
Il capo in piedi col suo bastone, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Il capo in piedi col suo bastone e noi curve a lavorar.
O mamma mia, o che tormento, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
O mamma mia, o che tormento, io ti invoco ogni doman.
Ed ogni ora che qui passiamo, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Ed ogni ora che qui passiamo noi perdiam la gioventù.
Ma verrà un giorno che tutte quante, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Ma verrà un giorno che tutte quante lavoreremo in libertà.